Oggi trattiamo i 5 elementi di una forte strategia di inbound marketing
Una strategia inbound, o di marketing in entrata, si definisce così perché é caratterizzata dall’attirare in modo naturale il potenziale cliente, piuttosto che andare a contattarlo in modo aggressivo.
Chi pensi che sarebbe più interessato ad acquistare casa dalla tua Agenzia Immobiliare?
- A. La persona che ha ricevuto un messaggio che dice “Ciao siamo una Agenzia Immobiliare TOP abbiamo un sacco di clienti: Compra questa casa!”
- B. La persona che ha cercato e trovato la casa perfetta da sola?
Non credo serva dirti quale risposta é quella giusta!
“Immagina un annuncio popup (outbound) rispetto a un’infografica divertente che hai scelto di guardare (inbound)”
“I dati mostrano chiaramente che le persone che scelgono di interagire con il tuo marchio si convertono naturalmente più in alto.”
afferma Johnny Cheng di Marketo.
Se guardiamo i dati sui tassi di conversione per canale di acquisizione: le strategie in entrata hanno uno dei tassi più alti, quasi il 4%.
Non sei ancora convinto che le strategie di marketing inbound siano vincenti per la promozione della tua azienda, attirare lead e generare vendite mirate?
Allora scopri come 5 elementi ben sviluppati ti daranno una forte strategia di marketing in entrata.
La SEO in una strategia di inbound marketing
La SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) è una tattica difficile da controllare e fa perdere tempo, vero?
Sbagliato!
Ma che cos’è la SEO?
SEO è il processo di ottimizzazione dei contenuti e della struttura del tuo sito Web per la ricerca, al fine di ricevere posizionamenti organici nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca o SERPS.
Avere un sito Web di qualità e contenuti ottimizzati per la SEO garantisce che la tecnologia di scansione del Web di Google sia in grado di identificare e indicizzare i contenuti del tuo sito per renderli disponibili per le persone che effettuano ricerche online.
La SEO è una parte fondamentale della tua strategia di inbound marketing perché se non riesci a far trovare ciò che stai vendendo, non avrai alcun cliente.
Per “riesci a far trovare” intendiamo anche “non sei abbastanza in alto nelle posizioni di ricerca su google”.
E si, perché se guardiamo i report SEO che ci mandano le agenzie o le analisi fatte con tool SEO online cosa ci dicono?
Cosa capiamo da report di posizionamento e SEO tool?
Sostanzialmente questi report ci dicono che se siamo oltre la prima pagina SERP siamo praticamente invisibili!
Si è vero, è vero, magari stiamo guardando una sola keyword e quel contenuto é ottimizzato per varie parole chiave diverse di cui alcune possono essere in posizioni migliori.
Ma se il volume totale di ricerca delle parole chiave per cui é indicizzato quel contenuto è es. 550 e le parole chiave in prima pagina hanno un volume di 50? Non possiamo certo sperare di ricevere 550 visite organiche al mese…
Perchè? Direte voi.
Facciamo ordine e capiamo bene quanto potete aspettarvi in termini di traffico da un volume del genere:
- prima di tutto quel volume va diviso tra tutti i siti che si posizionano per quelle parole chiave.
- secondo non basta fare es. 550 Vol / 50 Siti = 11 perché ci sono siti posizionati meglio e siti più in basso
- quindi la ripartizione non é omogenea ma dipende fortemente dalla posizione in SERP
- inoltre oggi le SERP sono sempre più affollate da snippet (ovvero inserti che Google inserisce per aiutare gli utenti ), video, immagini, stellette e distrazioni varie.
Per farla breve, ma le variabili da verificare sarebbero molte di più, a seconda della nostra posizione nella prima pagina del motore di ricerca, possiamo aspettarci di ottenere dal 20/30% (per le prime 2 / 3 pagine) all’1 % delle pagine 8, 9, 10.
Si lo so é molto poco, parliamo di un volume che va da 50 * 0.3 = 15 visitatori a 50 *0.01 = forse 1 visitatore.
Le basi della SEO
Quando penso alla SEO, vengono in mente: parole chiave, codice html, CSS, javascript, struttura del sito web, link building e poi mi rendo conto che per chi non se ne occupa sia difficile inquadrarne tutti i vari elementi.
La SEO può effettivamente diventare molto complicata, quindi su cosa dovresti concentrarti per iniziare?
Inizia identificando e utilizzando le parole chiave più importanti per i tuoi contatti. Puoi farla tu direttamente, con un po’ di buona voontà e studiando, o fatti dare una mano dal tuo consulente SEO.
Assicurati che queste parole chiave abbiano un buon volume di ricerca e la giusta intenzione dell’utente per poter attirare il pubblico più pertinente per la tua azienda.
La SEO è composta da molti fattori e tecniche. Spesso ciò che fa il consulente SEO è semplicemente assicurarsi che il tuo sito sia strutturato bene, in modo che i motori di ricerca possano capirlo facilmente.
Inizia a informarti online se vuoi capire meglio di cosa si tratta, moltissime risorse sono gratuite. Vai per esempio su SeoComeFare, troverai molti articoli, risorse e guide che potranno darti una panoramica più ampia e approfondita sulla SEO.
Ora che ti abbiamo spiegato a grandi linee che opportunità può dare la SEO nella tua Strategia di Inbound Marketing passiamo alle campagne pubblicitarie a pagamento.
Pay per Click – Google Ads, Facebook Ads …
La PPC è una tecnica a pagamento per far atterrare visitatori interessati a un certo argomento, tramite un annuncio, sul tuo sito.
Ti chiederai:
“ma come l’inbound marketing dovrebbe attirare gli utenti e lo facciamo a pagamento?”
Diciamo che è più importante attirare i visitatori e potenziali clienti che il fatto che la tecnica o lo strumento usati siano a pagamento.
Nell’inbound ci sono molte tecniche che richiedono tempo, scrittura di contenuti, la SEO e la strategia.
Spesso paghiamo questo tempo a consulenti SEO, copywriter, Content Marketing Specialist etc., che lo sanno fare al meglio per risparmiare il nostro tempo. Tempo che andrebbe investito in apprendimento ed educazione nella specifica materia.
Quindi la ricerca a pagamento fa parte della famiglia del marketing in entrata poiché gli annunci di ricerca vengono visualizzati quando un utente è attivamente alla ricerca di qualcosa.
Gli annunci PPC non interrompono un’altra attività!
Non tutti gli aspetti della pubblicità su Google Ads o Facebook Ads potranno essere considerati inbound (come per esempio gli annunci display).
Gli annunci sulla rete di ricerca sono sicuramente uno degli elementi più forti di una forte strategia in entrata. Questo perché c’è una volontà ben precisa di ricerca esprimendo la richiesta sul motore di ricerca.
Inoltre le campagne pubblicitarie online a pagamento ti permettono di essere subito visibile nelle prime posizioni dei motori di ricerca, senza dover aspettare i tempi lunghi dell’indicizzazione organica.
Quindi, in che modo le campagne PPC sono diverse dalla SEO?
Con gli annunci a pagamento stai pagando per le posizioni in SERP, con la SEO appari organicamente.
Perché pagare Google Ads quando puoi apparire organicamente?
Per molteplici motivi:
Con la ricerca a pagamento puoi ottenere le posizioni migliori in cui le persone hanno maggiori probabilità di vedere i tuoi annunci.
Puoi fare offerte sulle parole chiave specifiche per attirare visitatori qualificati.
Hai il controllo per adattare il tuo budget di spesa pubblicitaria.
Mettere in pausa i tuoi annunci in periodi irrilevanti, indirizzare gli utenti a ricerche mobili.
Ma uno degli aspetti più interessante delle campagne ppc é che puoi misurare facilmente il ROI
La morale della storia è che dovresti fare sia SEO che PPC per ottenere il massimo volume e qualità di lead.
Content Marketing
Se il sito della tua Agenzia Immobiliare ricevesse visite, sarebbe fondamentale avere degli immobili da proporre o le tue opinioni su come si vende casa, compra casa, qual’è il tuo metodo e quali sono gli aspetti da curare in questo tipo di trattative, giusto?
La stessa cosa vale per i tuoi utenti e visitatori del tuo sito!
Ora che li hai attirati facendoli entrare nel tuo imputo marketing tramite PPC o SEO, devi fornire loro qualcosa di interessante.
Il contenuto, ovvero l’oggetto e il concetto di cui i tuoi lettori vogliono sentir parlare per ottenere un valore dal loro tempo sul tuo sito / blog
Spesso gli esperti di marketing pensano che il contenuto sia l’unico componente della strategia di marketing inbound.
Sebbene non sia certamente l’unico è il più critico. Inoltre un testo interessante ha moltissime sfaccettature e formati in cui si può declinare e presentare.
Pensiamo a:
- infografiche
- whitepaper
- e-book
- grafici
- articoli
- video
- lead-magnet
- riassunti
- audio
- podcast
- concorsi
- sondaggi
- quiz
Queste possono essere alcune delle declinazioni che si potrebbero sviluppare da un solo argomento.
Ma senza contenuti nuovi e utili non c’è possibilità di trattenere e convertire i tuoi contatti in clienti affezionati.
Il contenuto dovrebbe essere disponibile in più forme (vedi la lista sopra) con l’obiettivo di aiutare il pubblico a rispondere a una domanda o risolvere un problema.
Il punto chiave del content marketing è che i tuoi contenuti devono distinguersi.
“I tuoi contenuti devono essere così interessanti da scostarsi dalla massa di altri contenuti sullo stesso argomento o genere. Non è sufficiente produrre solo contenuti”
“I tuoi contenuti devono educare, ispirare o intrattenere il tuo pubblico”
Quindi, da dove iniziare?
La Landing Page – Efficace quando serve
La pagina di destinazione dove atterrano i visitatori dopo aver fatto clic su una call to action, anche detto invito all’azione, è un altro elemento importante della strategia di marketing inbound.
Questa pagine é la Landing Page!
Che si tratti di una pagina di prodotto, un modulo da compilare per scaricare un white paper o una pagina di categorie di un e-commerce, devi sempre assicurarti che sia studiata al meglio.
Non vorrai certo rischiare di avere un basso tasso di conversione per aver tralasciato il design della landing page!
Alcuni elementi importanti della landing page da tenere a mente …
Un suggerimento molto utile é utilizzare il remarketing sul traffico che passa dalle landing page in modo da poter continuare ad essere presente nella mente di chi ci è atterrato.
Una volta che un lead ha visitato il tuo sito, manifestato interesse per i tuoi contenuti, prodotti o offerte, devi attuare una strategia per mantenerli coinvolti.
Una delle tattiche più efficaci? Remarketing.
Questa tattica usa i cookie dei visitatori del tuo sito e li segue sul Web con annunci che ricordano loro di tornare a trovarti.
Il remarketing può essere impostato in vari modi.
Ad esempio, puoi effettuare remarketing a chiunque abbia visitato il tuo sito, mostrare un annuncio specifico ai visitatori che sono andati a una determinata pagina (o un insieme di pagine) o persino un annuncio a qualcuno che ha inserito articoli in un carrello, ma non ha convertito… ancora.
Sarà capitato anche a voi di sentirvi… seguiti, spiati, da banner o annunci insistenti dopo aver visitato un nuovo sito.
I banner continuavano a ricordare, quasi gridando, “sono sempre qui, sono quello che hai visitato prima”. Che sia Facebook Ads o Google Ads, il remarketing funziona e una strategia di questo tipo aiuta ad aumentare le conversioni.
Il remarketing dice “Ehi, ricordi? Sei ancora interessato?”. Siccome siamo tutti molto occupati e di corsa avere un reminder ogni tanto ci ricorda cosa magari abbiamo interrotto, un acquisto, o cosa ci piaceva ma non abbiamo potuto valutare per bene in un momento passato.
Questa tattica fa effettivamente parte del marketing inbound poiché l’acquirente ha già manifestato interesse.
Ultimi ma molto importanti i social media
Quindi fino ad ora hai:
- creato contenuti fenomenali,
- li hai pubblicati sul tuo sito,
Se ti stai rilassando perché pensi di aver fatto tutto ti sbagli di grosso.
Devi attirare nuovi lettori e farne tornare sempre di più condividendo e promuovendo i tuoi contenuti sui social media.
La creazione dei contenuto è un piccolo pezzo del puzzle.
Garantire che il contenuto raggiunga le persone rilevanti è il punto in cui i social entrano in gioco.
Questo è il marketing in entrata perché solo le persone che vogliono vedere i tuoi contenuti seguiranno il tuo marchio.
In questo modo aumenterai il tuo traffico organico se non sei, come immagino, ancora nelle prime pagine di Google per le tue parole chiave.
Al giorno d’oggi, chi ha avuto successo è sui social media, che si tratti di Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest o Instagram
Il tuo pubblico è sparso su uno o più di questi canali.
Determinare quali piattaforme social sono più rilevanti per i tuoi acquirenti è fondamentale, ma posso garantirti che molti dei tuoi lead stanno consumando una parte significativa del loro tempo sui social e quindi esserci potrà giovare moltissimo alla tua presenza online.
Dedica del tempo alla creazione di un piano editoriale per i social media.
Distribuisci i tuoi contenuti alle persone giuste, quindi analizza quali dei tuoi contenuti sono più visti e condivisi.
Potresti anche fare una campagna a pagamento per promuoverli e ottenere ancora più traffico sulle landing page o sugli articoli che piacciono particolarmente al tuo pubblico.
Strategia di inbound marketing in conclusione
La copertura di questi cinque elementi fornirà una solida infrastruttura per una strategia di marketing in entrata che spacca.
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